mercoledì 28 dicembre 2011

... A TRIESTE SOFFIA LA BORA


... a Trieste soffia la bora

La bora (da Borea, raffigurazione mitologica del vento del Nord)
è un vento catabatico, ossia che cade dall'alto,
 di provenienza orientale,
che soffia con particolare intensità verso l'Alto e Medio Adriatico
oltre che in settori dell'Egeo e del Mar Nero.
E' un vento discontinuo, a raffiche anche fortissime,
che possono toccare velocità di 150 e oltre Km all'ora.
La bora origina da aria artica densa e secca
che fluisce in Adriatico attraverso una depressione
della catena delle Alpi Giulie vicino al Monte Nevoso e
investe il Golfo di Trieste da direzione Est-Nord-Est.
E' consueta e particolarmente intensa nel periodo freddo.

A volte, mi stupisco a chiedermi
cosa sarebbe la bella Trieste senza la bora ...

LETTERE D'AMORE AD UNA SCONOSCIUTA




Scrive lettere d'amore ad una sconosciuta.

Posa la penna sullo scrittoio, piega il foglio, lo infila delicatamente in una busta.
Si alza, prende dal suo baule uno scrigno di mogano, lo apre, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo.
Nello scrigno ci sono centinaia di buste identiche sia nel colore che nel formato. Aperte e senza indirizzo.
Ha trentadue anni compiuti, l'uomo di cui narro.
Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà una donna che, da sempre, è la Sua Donna.
Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma, con l'incalzare del tempo, ha imparato a considerare la questione con infinita serenità.
Quasi ogni giorno, ornai da anni, prende la penna tra le dita e scrive.
Non ha nomi e nemmeno indirizzi da inserire sulle buste, ma ha una vita da raccontare.
E a chi, se non a Lei!?
Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle lievemente sul grembo uno scrigno di mogano colmo di lettere, per poi dirle: "Ti aspettavo".
Lei aprirà lo scrigno e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e, risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu, si prenderà, facendoli suoi, gli anni, i giorni, gli istanti che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato ...
o forse, più semplicemente, capovolgerà lo scrigno e, attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere, sorriderà dicendo a quell'uomo: "Tu sei matto".
E per sempre lo amerà.

Fidatevi, può capitare ... è capitato a me!

Sinceramente
Rosanna

martedì 27 dicembre 2011

RICETTA PER LA FELICITA'


Ricetta per la
" F E L I C I T A "

Prendi l'odierna giornata e mescola ad essa
i seguenti ingredienti:
un terzo della donazione del Tuo tempo
ed energia alle persone che ne hanno bisogno,
un bicchiere di pazienza al volante ed
un pezzetto di serenità interiore.
Aggiungi l'allegria infantile
e la compagnia delle persone alle quali vuoi bene.

Aggiungi, mescolando, un pezzetto di creatività
ed ardone lavorativo e condisci l'insieme con il Tuo talento.
Impasta tutto in un miscuglio
al quale aggiungi a pezzetti alcuni dei Tuoi obiettivi,
buone scelte e speranza.
La massa deve riposare in un recipiente
che hai spalmato con piccole felicità
che avevi raccolto lungo il Tuo cammino.

Una nuvola bianca, un sorriso in tabaccheria,
l'odore del caffè, un bacio bagnato,
il pelo morbido del Tuo cane e simili utili felicità.

Quando sei convinto che questa sarà veramente
una giornata felice,
cospargi l'insieme con
una massa liscia di gratitudine.

E un "buon appetito" a tutti Voi
che vi cucinate la Vostra felicità da soli!

LIETE FESTIVITA' NATALIZIE A TUTTI

Sinceramente
Rosanna

mercoledì 26 ottobre 2011

SOTTILI INQUIETUDINI

Strappa la saetta al temporale
e gettala
oltre l'orizzonte dei tuoi pensieri,
l'Amore non ha
nè sponda nè riva,
la giovinezza
sorgente che travolge
e danza sui sentieri invisibili.

Non chiudere il pensiero
nella conchiglia,
il mare la getterà a riva,
ma lasci che scoppi con fragore
nel cielo assieme ai tuoni
e venga finalmente la pioggia
dentro i Tuoi occhi blù.

In queste sere di tristezza
solo un pensiero
abita la mia mente,
un suono di mare,
fondo un respiro di gabbiano
e pioggia dentro occhi spenti
che non sanno vedere ...

Sinceramente
Rosanna

ARRIVA LA NOTTE

La notte quando arriva
pensa che tu sia ancora sveglia,
o se alla notte valga
solo lo spingere sognato,
allora Tu mi distendi sul giaciglio,
ci tocchiamo animamente:
lo sfiorarsi i notturni beni ...
Un modo di contrastare
il mio fare così,
il mio far nascondere la resa
oppure
il convincere che coprendo Te
chiuderei l'intera spianata del candido lenzuolo.
La notte appena arriva, è già che pensa.

Imparo le lingue straniere
per storcere i miei appunti,
rendere i fogli scoloriti,
prendere a sabbia le righe.

Ripetere la stessa poesia
con parole differenti
è restare innamorati di Te
senza venirtelo a dire ...

Sinceramente
Rosanna

sabato 15 ottobre 2011

UNO SGUARDO NEL SILENZIO

Vorrei il silenzio.
Il grande silenzio del cielo in autunno.
Per udire la pace matura dell'erba stanca
e i cuori spossati degli alberi muti
e il quieto luccicchio delle acque
che non hanno più fretta di proseguire il cammino.

Vorrei sentire attenta
la paziente agonia delle radici
e l'azzurro linguaggio del cielo
che sussurra
ai rami
alle felci
e alle api assonnate:
dormire, dormire ...

Vorrei il silenzio.
Vorrei il grande silenzio del cielo in autunno.

Perchè la sua mano buona e materna
tocchi il mio intimo
lacerato dal dolore.

Sinceramente
Rosanna

DECISIONI

Tra due parole
scegli la più silenziosa.

Tra la parola e il silenzio
scegli l'ascolto.

Tra due libri
scegli quello più polveroso.

Tra la terra e il cielo
scegli il gabbiano.

Tra due animali
scegli quello che ha più bisogno di Te.

Tra due bimbi
scegli tutti e due.

Tra un male minore o maggiore
non sceglierne nessuno.

Tra la disperazione e la speranza
scegli la speranza;
la porterai con più fatica ...
Sinceramente
Rosanna
















mercoledì 28 settembre 2011

AURORA

Fuori di portata delle mani dell'aurora sonnacchiosa,
nel letto disfatto della penombra,
temendo il mattino
che scenderà dalla terra rossa del Carso
tra noi due con una spada che non aspetta,
giaciamo, ancora caldi l'uno dell'altra,
fingendo malamente di dormire,
intanto la Tua mano, sempre più ansimante,
vuole trattenere ancora la morbidezza del tessuto
che si scioglie sotto le stelle del contatto fisico.
 
Fra poco ti assorbirà la lontananza.
A me rimarrà la Tua immagine nitida e perfetta.

Sulla Tua spalla riposa la mia calda testa
per tutta la lunga e troppo breve notte.
Nascondo le lacrime, incantevole impotenza.

Sinceramente
Rosanna

martedì 27 settembre 2011

LA RESA DEI CONTI

La maturità arrivava sempre
due o tre passi più tardi del necessario.
L'assilo dell'adolescenza si scagliava contro
l'ostinata infanzia.
E poi l'ostinata adolescenza, ecc. ecc.
Poichè ci avanzavano dei futuri
abbiamo posticipato tutto
per tempi migliori,
senza sapere che i tempi migliori
erano quelli in cui posticipavamo.
Ci sono state più porte aperte
di quelle che abbiamo varcato.
Semplicemente,
abbiamo calcolato male i tempi.
Sinceramente
Rosanna

giovedì 15 settembre 2011

INTEREZZA

I N T E R E Z Z A

Una luce illumina il gota del mondo,
gradevole piastra d'acciaio innevato,
bagliori nei miei infuocati deserti.
Freme il mio corpo e Tu ne esegui il battito
mentre mi offro nella mia "interezza"
e genoflessa ti assorbo.
Schegge di antichi ricordi di un piccolo mondo svanito
ora è il momento delle riflessioni e dei silenzi
ed io medito il gran miracolo dell'armonia.
L'ala della farfalla non ha più la sua leggerezza,
ma vibriamo insieme
perfetti e semplici
come la fiamma di una candela
che arde di effimera eternità.
Giù a valle il fiume danza e corre verso il mare,
poi si arrende nell'immenso oceano dove s'indonda.
Maree che cullano il cuore
e che io vado ancora cercando,
la mia riva attende il Tuo mare
il Tuo mare ... la mia riva
che lambirà questo mio corpo
placando l'arsura.
Sovente gli occhi guardano il sole
deludendo la notte che, incredula,
non se ne va ancora.
Aiutami ... aiutami se vuoi ad esistere
con il Tuo Amore
che senza inganno
grida il mistero di Dio.
Sinceramente
Rosanna



,

... CHI SEI? ...



... CHI SEI? ...

Resta dove sei,
fuori e in Te,
ben bene in vista.
L'oblio scroscia dalle ali
che sorvolano
il lato oscuro dell'Anima.
Chi sei?
Un vento notturno
fra fiori ed erbe
sul ponte di una nave
che la tormenta di neve,
della non gravità,
porta dove non c'è alcun molo.
Il giorno allo zenith
getta sulla terra
le sue macchie solari
che al suolo
si raggelano in ombre.

Ma noi due?
Due ombre insieme intercettate
sull'ansioso cammino
di uno verso l'altro,
senza incontro?? tra le braccia???
Ognuno per conto proprio e
ad un passo di distanza.
Ci cerchiamo
fugando le ombre fino al vivo?
Con la pelle scorticata dai contatti??

Chi sei ... rispondimi!!! ... chi sei???


Sinceramente
Rosanna

sabato 11 giugno 2011


La carezza del vento


Vorrei dirti buongiorno
con il sorriso di un girasole
volto al canto armonioso
delle sirene del mare.

Vorrei dirti buongiorno
con lo sguardo immerso
nella cornice dorata
che cinge il Tuo volto.

Ti dico buongiorno
con queste parole
avvolte in un filo sottile
di seta e di rose.

Volgi lo sguardo nel cielo,
oltre il tessuto di nuvole
disegnate dallo zefiro lieve,
sfuma il frammento d’argento.

Ascolta il sussurro del vento,
lasciati andare al soffio leggero,
carezza il Tuo tempo,
quel tempo, che è il mio.

                                                 Massimo







sabato 14 maggio 2011

TRIESTE E LA SUA IDENTITA'

TRIESTE E LA SUA IDENTITA'
"Un giorno Dio decise di donare il vento a Trieste, prima era di nessuno,
ma da quel giorno Trieste è terra di moltitudine".
Oggi il vento non c'è a Trieste,
 oggi è l'anniversario dei 150 anni dell'Unita d'Italia
e l'uomo che mi parla invoca l'orizzonte:
"Questa città è la sua bora, l'unica identità che è sempre rimasta.
La prima che ha mai avuto e da cui è partita".
Si chiama Boris, è un anziano signore sottile come un filo,
la faccia a spigolo e 82 anni da testimone di una patria sofferente.
La piazza che lo contiene si affaccia su un tricolore accasciato all'asta,
tutt'intorno un nugolo di gente, più dietro quell'Adriatico che ha fatto la sorte
di una città tagliata dai popoli.
"Austriaci, sloveni, inglesi, croati, americani, tedeschi: ci sono passati tutti
e tutti hanno seminato, lasciando stirpi mezzosangue e una città imbastardita:
chi c'è stata dall'inizio se non la bora?"
Boris si avvicina alla parata militare che attraversa Piazza Unità d'Italia,
ha una coccarda verde-bianco-rossa sul bavero della giacca
e la pelle increspata dagli anni,
parla in una lingua che non è italiano e non è nemmeno triestino.
"Senza vento siamo persi. Troppi popoli, troppe trasformazioni ...
e comunque ... si stava meglio con l'Austria".
Sorride e si avvia, non verso la bandiera issata, bensì verso il mare.
Vuole che lo segua ed io lo seguo volentieri ...
troppo affascinante quest'uomo carico di storia.
Ci avviciniamo al blocco di pietra che pizzica l'Adriatico,
il Molo Audace con le sue rive e ...
le sue parole sono eco.
Troppi popoli, troppe trasformazioni: Trieste austro-ungarica,
Trieste porto franco,
Trieste irredentista e Territorio Libero.
Infine Trieste d'Italia: ma non è il 1861, è subito dopo la Grande Guerra.
Tergeste, come la chiamavano i latini,
ha la sua identità italiana da circa 90 anni,
è matricola e allo stesso tempo reduce della Penisola.
Come il vicino Regno Lombardo-Veneto,
faceva parte dell'Austria in un'Italia ancora informe,
e già possedeva qualcosa che nessuno le ha mai tolto: l'Unicità.
Il signor Boris annuisce:
 "E' una "SIGNORA" unica la nostra TRIESTE, per almeno quattro verità!"

La prima: il "CORAGGIO"
 Anche se è stata calpestata da mezzo mondo,
non ha mai perso la dignità e l'ha fatta perdere solo in parte a chi,
con prepotenza, è venuto quì.

La seconda verità? Trieste è "GENEROSA"
Da quando è divenuta porto franco
ha cominciato a dare. Ma non basta dare e prendere:
 ci voleva qualcuno che amministrasse un senso morale ed il denaro.
Questo "qualcuno" sono stati gli Ebrei.
L'identità italiana nasce anche da loro.

Giro con Lui verso la piazza,
 la tromba di un bersagliere ha appena iniziato a suonare...
Terza verità: la "BELLEZZA"
 Ha le ragazze più belle ed acute d'Italia, non le dimenticherai!
Hanno partorito l'identità triestina!

E poi si gira ancora verso il "MARE" che Dio, assieme al "VENTO",
 le ha donato.
Per pulirla quando le sue identità pesano troppo.
Per riportargliele quando le rivuole indietro...
e questa è la quarta verità.

A proposito, sapete cosa si dice della bora?? Che fa innamorare!!!
E' forte e travolgente come la passione,
non bastano nè le Alpi, nè tantomeno gli Appennini a frenare il suo fervore...
Trieste è nei suoi bar di piazza, le esistenze di questa città si fermano
sui tavolini e sopra i vassoi di linee mitteleuropee.,
tra le sedie e i divanetti del celebre "Caffè Tommaseo"...
Boris ed io ci sediamo quì, emozionati ed innamorati della stessa città.
I Triestini sono goderecci, hanno talento nel vivere il tempo libero,
e questo posto è l'ideale per farlo, narra Boris.
Io l'ascolto ed annuisco sorridendo con uno sguardo da gatto.
Poi mi guarda, di più ... mi osserva e dice:
Sai ... c'è un detto che narra:
"Tu vedrai le ragazze di Trieste,
Tu non le dimenticherai..."
Trieste è casa, è radice.
Anche se poi torna sempre quella frase:
"A Trieste no se pol"
A L L A   B E L L A   T R I E S T E

Sinceramente
Rosanna


venerdì 8 aprile 2011

UNA DONNA IN RINASCITA



UNA DONNA IN RINASCITA

Perchè una donna ricomincia sempre,
dentro se stessa possiede un istinto
che la trascinerà sempre avanti.
Le servirà una strategia,
dovrà inventarsi una nuova forma
per la sua nuova Se,
poichè le è accaduto di conoscersi di nuovo,
di presentarsi a Se Stessa.
Non può più essere quella di prima ...
non le entusiasma? L'avvincerà lentamente!
Innamorarsi di nuovo di Se Stessa,
o farlo per la prima volta,
è come un motore diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma poi quando va, va di corsa.
E' un'avventura ricostruire Se Stssa.
La più grande!
Non importa da dove inizia,
se dalla casa, dal modo di vestirsi
o dall'osare un nuovo taglio di capelli.
Le ho sempre adorate,
donne in rinascita,
per questo meraviglioso modo
di gridare al mondo intero:
"Siamo nuove"
con una gonna a fiori,
o con un fresco ricciolo biondo.
Perchè tutti devono comprendere e vedere:
"ATTENTI: il cantiere è aperto.
Stiamo lavorando anche per Voi.
Ma soprattutto per Noi Stesse".
Più delle aurore, più del sole,
una donna in rinascita
è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per Se Stessa.
E' la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti ...

***** d e d i c a t a   a   L o r e n a *****

Sinceramente
Rosanna