venerdì 25 marzo 2011

SEMAFORI


SEMAFORI

Sarann stati
cinquanta motociclisti fantasma,
tutti di nero vestiti,
sidecar dal casco protettivo,
senza un volto
dietro affumicate visiere.
Giungevano,
tonanti,
da un'estremità della via
e sparivano,
rombanti,
all'altra estremità
che conduce al mare,
frantumando
il silenzio pietrificato della notte,
come un delirio incessante
di martelli pneumatici,
preceduto da una sirena rossa,
come una ciliegia impazzita,
e seguito da un presidente
senza volto
protetto
da un impenetrabile vetro offuscato
in un'assurda mercedes,
proveniente dall'aeroporto e diretta al molo,
che, al suo passaggio,
provocava
una sollevazione
di foglie secche e cartacce infuriate
ma...
era totalmente ignorata dai
"SEMAFORI"
che sembravano avere occhi
solo l'uno per l'altro
e, come amanti sfortunati,
destinati a mai incontrarsi,
ma condannati a vivere per sempre
in vista l'uno dell'altro.
Continuavano,
coordinati e precisi come fari,
ad inviarsi misteriosi segnali
per la notte intera
e ardevano della passione fredda
di smeraldi e rubini
separati,
solo,
da un'insignificante via deserta
che li divideva in eterno...

Sinceramente
Rosanna


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