Visione introspettica
Nelle notti insonni senza meta,
quando il niente domina divorando sogni,
come vascello nella tempesta
l’Anima vacilla preda di fantasmi.
In queste notti,
la Tua presenza, aerea si manifesta,
intensa e delicata
come il gelsomino in primavera.
Fanciulla, scorre una carezza,
rischiara la superba ombrosa Luna,
gentile, sfiora le stelle posandole sul mare
alla cui brezza, di Donna, sussurra la dolcezza
quietando l’Anima mia e la burrasca.
Di quanto Amore è ignaro il mondo materiale,
naufragando nel banale
della vita smarrisce il filo conduttore
e il senso diviene una subdola opinione personale.
Massimo